Abbiamo (ho) sempre fatto così

Cambiare casa vuol dire anche cambiare negozi, supermercati e luoghi per l’approvvigionamento di alimentari e non.

Così, questa mattina, mi sono recata presso un minimarket che, francamente, non mi piace troppo ma che ha dalla sua la comodità: è in centro e ci posso (finalmente!!!) andare a piedi!

In centro quindi piccolo, stretto, imbucato, solo due casse e in orario di punta (mezzogiorno in città di provincia È orario di punta, ho scoperto) difficile fare la fila ordinata, rispettando le distanze ecc.

Ho preso qualche cosa al volo, passando da uno scaffale all’altro, poi rassegnata mi metto in fila nella corsia davanti alla cassa 1, dove ci sono già altre persone che attendono.

Non è neppure uno di quei negozi in cui ci sono tre, o quattro, o cinque casse e solo due aperte: l’ho detto, questo è in centro, e sono solo due, le casse. Entrambe in funzione.

Appropinquandomi passo passo alla cassa, scorgo a lato sulla sinistra, proveniente da una più esterna corsia di scaffali, un’altra fila che si innesta in quella che sto facendo.

Penso: “Hummm! Qui la faccenda potrebbe complicarsi!” e, infatti, appena il tipo davanti a me compie il primo passo verso il piccolo nastro della cassa, una signora dalla fila sulla sinistra, si lamenta e, lasciandolo stare pur parlando a voce alta, mi guarda: “Sì, però, la fila si fa da questa parte! VENGO QUI DA ANNI E LA FILA SI FA QUI!”.

🙂 Eccoci, mi dico, e visto che parla rivolta a me, le rispondo: “beh! però è anche vero che pure qui una fila ci può stare, è diritta alla cassa, ci sono i segnali orizzontali per terra per far mantenere le distanze covid…”

Ma la signora replica, volgendo gli occhi al cielo (certo che conversare senza poter osservare le espressioni della bocca di chi parla è penalizzante): “Sono anni che faccio la spesa qui, e “abbiamo” sempre fatto così.

“Guardi che sono d’accordo con il suo punto di vista, suggerisco semplicemente che, anche se per lei è sempre stato così potrebbe anche esserci un’altra possibilità, e infatti che ci siano persone che si sono messe in fila QUI lo dimostrerebbe.”

Insomma, tralascio il seguito, che ha dimostrato solo quanto la calma e la retorica siano più efficaci di qualsiasi altra ragione (in effetti, alla fine, sono “passata davanti” a chi era in fila a sinistra) per concludere le mie considerazioni.

Notate come, quando vogliamo sostenere una nostra (debole) posizione, ci viene più facile coinvolgere “gli altri”?

“Abbiamo sempre fatto così”,
in realtà non pareva, perché nessuno in fila con la signora ha detto beo, mentre dalla fila alla cassa 2 ho colto sguardi di complicità nei miei riguardi, da parte di alcuni avventori.

“Abbiamo sempre fatto così” è, inoltre, una triste dichiarazione di limitatezza : cosa vuol dire, se avete sempre fatto così? Che NON può esistere un modo diverso, un modo migliore PER TUTTI? Che, siccome avete sempre fatto così, vada BENE, così?

Certo che no! Il progredire della civiltà non sarebbe mai accaduto, se avessero sempre avuto ragione quelli che: “ho sempre fatto così!” 😉

Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.
(Winston Churchill)

Informazioni su Realistica

Nata a metà degli anni '60, studia sempre e ogni tanto frequenta ancora l'Università. Mai cambiata, sempre evoluta. Difficile trovarla in errore, impossibile che menta. Coerenza e onestà le sue manette. Lealtà il suo limite. Amore la sua fede.
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